Insisto o mollo ? Dammi bene la brutta notizia…

In base a una ricerca di un’università del New Jearsey, a volte quando la gente riceve una brutta notizia – come un esame non superato o una recensione negativa – decide immediatamente di fare meglio la prossima volta. In altre situazioni deludenti, le stesse persone possono sentirsi inclini a mollare. Come possono contrattempi simili produrre reazioni diverse?
Lo studio, pubblicato sulla rivista Neuron, ritiene che quando si verificano questi contrattempi, il livello di controllo che percepiamo può anche determinare quale delle due parti distinte del cervello si occuperà della crisi.
Lo studente bocciato all’esame può pensare che se avesse studiato di più passava, quindi dipende da lui farcela. Con la Risonanza magnetica funzionale (fMRI) si vede una parte del cervello chiamata striato ventrale – che ha dimostrato di guidare obiettivi basati su esperienze precedenti.
Se lo studente ritiene di avere fallito perché le domande erano sleali o il professore incompetente, percepisce queste come cose che non può controllare. In casi come questo, la fMRI ha rivelato che l’attività nella corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC), una parte del cervello che regola le emozioni in modo più flessibile, è necessaria per promuovere la persistenza.
Quindi, nel dare una cattiva notizia serve attenzione a questi risultati. La persona deve sentirsi in grado di sperimentare il controllo e migliorare la prossima volta.

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