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Lo Psicologo del Lavoro è un professionista specializzato ad agire nei “luoghi di lavoro” per occuparsi di stress lavoro-correlato e più in generale di rischi psicosociali, benessere organizzativo e salute psicofisica. L’azione sinergica con il Medico Competente (figura a cui “compete” la Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/08) è nella mia esperienza la più fattiva forma di collaborazione in questo campo.

È stato proprio lo stimolo di un Medico del Lavoro (Luigi Dal Cason), con il quale ho condiviso la produzione di un metodo efficace di misurazione del rischio stress, a farmi introdurre questa definizione: “Ma perché non usi l’espressione Psicologo Competente ?”. Detto, fatto.

In realtà lo Psicologo Competente è una figura non prevista da nessun percorso di studi, né dalla normativa vigente. Qualche anno fa l’Ordine degli psicologi del Lazio, nell’ambito di un incontro sulle competenze dello psicologo in tema di sicurezza e lo stress nelle imprese e nelle organizzazioni, aveva proposto l’introduzione “formale” di questa figura.

Si calcola che ogni anno il 4% del “PIL” mondiale venga speso per problemi legati a malesseri psico-sociali causati dall’attività lavorativa. Il Testo Unico prevede il ricorso a specialisti, e lo Psicologo Competente è la figura che può garantire una corretta valutazione del rischio psicosociale.

È per questo che un’esperienza come la mia va inquadrata in una realtà operativa che esiste al di là di uno specifico obbligo. La funzione di indagine, ascolto, prevenzione, informazione e formazione per quanto riguarda i rischi di natura psico-sociale è così specifica che molti comprendono la necessità di un professionista dedicato a questo settore.

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